25 marzo 2011

Un sogno

Un sogno
Tutti coloro che avrebbero dovuto lavorare ai Centri estivi erano radunati in una specie di aula magna, grande come un palazzetto. La gradinata era piena e in basso c'erano coloro che avrebbero dovuto, una volta votati dagli astanti, rappresentarli e coordinarli.
Già prima, per le gradinate che portavano all'aula c'era fermento. Avevo incontrato due o tre amici, forse anche proprio Nicola R. che era alle superiori con me.
I rappresentanti/coordinatori ci forniscono delle brochure che dovrebbero aiutarci nel lavoro, secondo loro.
Al momento di votare, tutti all'unisono incrociamo indice e medio e tendendo il braccio in alto li mostriamo a quelli che avrebbero dovuto essere nostri delegati. Il gesto era chiaro: non ci stavamo, ci saremmo autogestiti!
Andando via, nell'entusiasmo generale, dimentico la brochure. Un po' me ne frego, un po' ho paura che potrebbe servirmi, se dovessimo perdere il potere.
L'entusiasmo è grande, iniziano i Centri estivi, le difficoltà sono tante ma il clima è ottimo, sembra di essere a Mosca nel '18.
Incontro Nicola R. con dei pantaloni impermeabili e una giacchetta per andare in moto. Vedo che ha qualcosa sotto la giacchetta, forse proprio la brochure, per cui gli prendo quel materiale cartaceo che però si rivelano essere dei giornali pornografici.
Nel frattempo passa Marco B. (valente cantante e musicista) su una vespa con le gomme lisce che sul fango non fa che scivolare ma lui si diverte come un matto.
Accompagno Nicola R. in una casa dove abita Chiara S. (amica di lunga data ed ex fidanzata) Ci penserà lei.

13 marzo 2011

Intro

Il blog che ho tenuto prima di questo, Geometria Etica, è ormai morto e sepolto e penso che non abbia senso riesumarlo. Appartiene ad un'altra età.
Questo 'Whiskey e mulini ad acqua' ne raccoglie l'eredità, vuoi perché forse ho voglia di scrivere ancora, vuoi perché alcuni dei suoi lettori ogni tanto mi chiedono che fine abbia fatto.
Anche qui metterò le cose che normalmente metterei nel mio bloc notes.